«Ciao Chiara, come va?» le scrivo su WhatsApp. «Ehi ciao! Tutto bene qui! Le novità non finiscono mai di arrivare! Un saluto a don Enzo». Chiara (nome di fantasia, ndr) è nel Lazio da più di un anno ormai, dopo un periodo trascorso nell’Agro nocerino-sarnese. Quando l’abbiamo conosciuta, era rimasta in strada, senza una casa. Un’altra volta. Aveva appena 21 anni quando, per la prima volta, nel 2019, si è iscritta al registro per i senza fissa dimora, a Imperia. L’amore l’ha poi portata a Pagani, ma, quando quell’amore è finito, non le è rimasto più nulla.
Si fa coraggio e decide di bussare a una porta. Da quel momento inizia per lei un viaggio nuovo, fatto di accoglienza, sostegno, affetto. Grazie anche al supporto psicologico, riesce a trovare la forza di riappacificarsi con la madre, che successivamente decide di raggiungere nel Lazio. Non senza dubbi o perplessità, ma con la certezza che, qualsiasi cosa possa accadere, ci sarà sempre una porta che si aprirà per lei: la porta della Caritas diocesana.
Nel 2024, con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, la Caritas diocesana di Nocera Inferiore – Sarno, sotto la guida del direttore don Vincenzo Di Nardi, è riuscita a garantire un tetto e pasti caldi a 20 tra uomini e donne, grazie al progetto n. 164/2024 «E si prese cura di lui»: una formula di accoglienza diffusa, che prevede non solo un posto letto e due pasti al giorno, ma anche un percorso personalizzato di autonomia guidata, con supporto psicologico, assistenza legale e sanitaria, orientamento e formazione al lavoro.
In un contesto territoriale e socioeconomico dove l’emergenza abitativa è una delle principali cause di povertà, riuscire a dare un sollievo a chi chiede aiuto diventa sempre più difficile. Non sempre le istituzioni riescono a dare una risposta esaustiva a queste emergenze, ma dove non arriva lo Stato cerca di arrivarci la Caritas diocesana, attivando reti e sinergie sul territorio.
Quella di Chiara è solo una delle tante storie di riscatto che potremmo raccontare, possibili solo grazie a un approccio che guarda al Vangelo e al sostegno dei tanti contribuenti che firmano l’8xmille alla Chiesa Cattolica.
Adesso Chiara è felice: è diventata madre da tre mesi, con un compagno che le ha restituito la voglia di affrontare la vita con serenità e ottimismo. Anche grazie a tutti voi!
Sofia Russo, Responsabile Centro d’Ascolto Caritas diocesana
Guida alla firma. Può firmare chi possiede redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU, chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi può firmare utilizzando l’apposita scheda allegata alla Certificazione. Può firmare anche chi si avvale del 730 precompilato, del 730 ordinario e il Modello Redditi. Per tutte le indicazioni visita il sito www.8xmille.it/come-firmare.
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