Vescovi dal mondo sulla tomba di sant’Alfonso

Nel folto gruppo di 34 presuli c’erano anche due cardinali: Joseph William Tobin e Mykola Bychok
I vescovi riuniti nella basilica di Sant’Alfonso a Pagani

I vescovi di ogni parte del mondo si sono ritrovati in preghiera sulla tomba di sant’Alfonso Maria de Liguori a Pagani.

Riuniti a Roma per il Giubileo dei vescovi con papa Leone XIV, ieri alcuni presuli della Congregazione del Santissimo Redentore sono stati in pellegrinaggio a Pagani per pregare sulla tomba del loro fondatore.

Una giornata di festa e preghiera che ha riunito cardinali e vescovi che hanno orientato la loro vita sull’esempio del Santo di Marianella.

Nel folto gruppo di 34 presuli c’erano anche due cardinali: lo statunitense Joseph William Tobin, arcivescovo di Newark (New Jersey); l’australiano Mykola Bychok, vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli Ucraini.

Un’emozione per la comunità paganese ricevere i vescovi figli di sant’Alfonso provenienti da Europa, America, Africa, Asia e Australia.

I 34 pastori hanno avuto modo di visitare il Museo alfonsiano e ascoltare i brani della tradizione intonati dal coro diretto da padre Paolo Saturno, che al termine ha regalato una compilation dei brani alfonsiani.

Un incontro internazionale, il primo dei vescovi redentoristi, voluto e organizzato dal Superiore generale, padre Rogerio Gomes, in prossimità del Giubileo dei vescovi.

I presuli sono stati accolti dal superiore provinciale Europa Sud, padre Gennaro Sorrentino, dal superiore della comunità paganese, padre Lorenzo Fortugno, e dal parroco della Basilica, padre Francesco Ansalone.

I vescovi riuniti nella basilica di Sant’Alfonso a Pagani

La celebrazione

A dare il benvenuto ai vescovi del mondo è stato monsignor Giuseppe Giudice, ordinario diocesano di Nocera Inferiore-Sarno.

«Siete qui nella vostra casa perché dove c’è il padre si è a casa. Qui riposa sant’Alfonso in attesa della Risurrezione. È mia gioia stamattina accogliere ognuno di voi», le parole del vescovo Giudice. Il pastore della Chiesa nocerino-sarnese ha poi ricordato un passaggio di san Paolo VI in cui, annunciando l’Anno Santo del 1975, il 9 maggio 1973 salutò alcuni pellegrini di Nocera de’ Pagani e ricordò la figura alfonsiana.

La Messa è stata presieduta da monsignor Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro, anch’egli appartenente alla congregazione dei padri missionari redentoristi. «Una vocazione – ha sottolineato monsignor de Luca – che si dilata nel nostro servizio episcopale perché a tutti giunga la notizia della Copiosa Redemptio».

«Provenendo da più parti del mondo – ha aggiunto il vescovo di Teggiano-Policastro – portiamo nel cuore e nel ministero episcopale la stessa prospettiva, lo stesso contenuto e los tesso spirito missionario alfonsiano.

«Grazie per la vostra presenza a nome di tutti i redentoristi della Provincia Europa del Sud. È un giorno memorabile per la nostra Provincia, la vostra presenza testimonia la bellezza e la grandezza della spiritualità redentorista che abbraccia tutta l’umanità», le parole di padre Gennaro Sorrentino al termine della Messa.

Il pellegrinaggio si è concluso con un momento molto forte e suggestivo, ovvero la preghiera dei vescovi dinanzi alle reliquie del fondatore.

I vescovi in preghiera dinanzi la tomba di sant’Alfonso a Pagani

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