È festa a Poggiomarino per sant’Antonio. Le celebrazioni sono in corso da ieri, con un calendario ricco di eventi religiosi e civili che culminerà domenica 15 giugno con il concerto di Gianni Fiorellino.
Il cantautore, reduce dal successo ottenuto allo stadio Maradona, si esibirà alle 21.30 in piazza De Marinis, regalando ai cittadini uno spettacolo emozionante che promette di chiudere in bellezza la festa del santo patrono.
Programma religioso
Il programma religioso, curato dal parroco padre Aldo D’Andria e dalla comunità cittadina, ha previsto una serie di appuntamenti in preparazione.
La giornata di oggi è stata caratterizzata da una serie di celebrazioni, mentre in serata si terrà la processione per le strade della cittadina vesuviana.
Al rientro in chiesa seguiranno un concerto, uno spettacolo di fuochi d’artificio e la celebrazione della Messa serale alle 20.15.
Programma civile
Il programma civile si è aperto ieri con la cerimonia inaugurale della festa, realizzata in collaborazione con la Loco Dance Academy.
Poi è seguita l’elezione di Miss Reginetta d’Italia e lo spettacolo comico di Nello Iorio.
Sabato 14 giugno sarà dedicato alle famiglie e ai giovani. Alle 18 prenderà vita il luna park, pensato per i più piccoli e reso possibile grazie al contributo del Sorrentino Show.
Alle 21.30 spazio alla musica dance con il party Crazy 90, un evento pieno di energia tra ballerine, mascotte e DJ, che farà ballare tutti al ritmo degli anni Novanta.
Il concerto finale
Domenica 15 giugno, alle 18 i più piccoli saranno protagonisti con lo Spettacolo dei Burattini. Un’occasione per riscoprire la magia del teatro tradizionale e allontanarsi, anche solo per un’ora, da telefoni e videogiochi.
Alle 21.00, infine, il gran finale con il concerto di Gianni Fiorellino.
La comunità poggiomarinese si appresta a vivere giorni di fede, tradizione e festa, nel segno di sant’Antonio.
- Santa Maria del Carmine in festa
- Il primo Convegno della Pia Unione Ammalati
- Insieme – Luglio-Agosto 2025
- Natalità, serve una rivoluzione
- Hiroshima e Nagasaky 80 anni dopo. Il reportage di Marco Calvarese
