Lo scorso 13 maggio, ad un mese dalla festa di sant’Antonio di Padova, si è tenuta l’alzata del quadro in onore del Santo Patrono.
La comunità religiosa di Orta Loreto-Avagliana si è ritrovata come famiglia in preparazione alla festa che quest’anno si terrà nei giorni 12-13-14-15-16 e 17 giugno.
“La nostra festa possa diventare un’occasione, pur in mezzo a tanto buio, per riaccendere una luce, rianimare la speranza, ritrovare il cammino verso un orizzonte di vita, di pace e fraternità”, il messaggio del parroco don Gerardo Coppola rivolto a chi, in questo momento, soffre a causa delle guerre, delle violenze e delle povertà.
Dal 1° giugno è iniziata la Tredicina, che comprende 13 giorni di preparazione attraverso la preghiera fino al 13 giugno, giorno solenne di festa.
Il 12 giugno si ricorderà il Transito, rito che ricorda gli ultimi momenti di vita terrena di sant’Antonio: avvertendo prossima la morte, egli si fece portare su un carro trainato da buoi a Padova, dove desiderava morire.
Il 13 giugno, alle ore 19.30, sarà celebrata la Messa degli Antonini, presieduta da monsignor Giuseppe Giudice, che, ricordando la particolare predilezione che sant’Antonio ha avuto per i bambini, li metterà sotto la sua protezione.
Domenica 15 giugno, dopo la Messa celebrata da don Gerardo Coppola, si darà inizio alla Pellegrinatio con la miracolosa effigie di sant’Antonio, benedetta da papa Benedetto XVI, che percorrerà le strade del paese e si concluderà con l’atto di affidamento al Santo Patrono da parte del sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino.
Oltre che nella preghiera personale, la devozione a sant’Antonio della comunità di Orta Loreto si manifesta particolarmente nei giorni di festa dedicati al Santo.
Chiara Grimaldi
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