Dalla Settimana Sociale dei cattolici italiani, svoltasi a Trieste nel luglio 2024, nasce un impegno concreto anche nella nostra regione. «Al cuore della democrazia» non è stato solo un tema, ma il punto di partenza per un cammino condiviso che si è scelto di intraprendere, coinvolgendo le comunità in un percorso di partecipazione civile ispirato al Vangelo.
I vescovi monsignor Antonio Di Donna, monsignor Francesco Alfano e monsignor Francesco Beneduce, che hanno seguito i primi passi di questo percorso promosso dalla Conferenza episcopale campana, hanno indirizzato una lettera a tutte le realtà che finora hanno preso parte agli incontri dei mesi scorsi. Un modo per ringraziare per l’entusiasmo e il desiderio di impegno attivo mostrati da laici, operatori pastorali e giovani. «È stato significativo – scrivono – il clima di dialogo franco, aperto e sincero che si è instaurato tra voi, anche nella diversità di sensibilità e prospettive».
Tre le priorità delineate per dare continuità a questo cammino ecclesiale: formazione, condivisione, spiritualità.
Il primo passo sarà l’elaborazione di un itinerario formativo ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa, con particolare attenzione alle giovani generazioni, affinché la partecipazione sia sempre più consapevole e orientata al bene comune. I vescovi auspicano che tale proposta possa nascere in sinergia con le diocesi del territorio.
La seconda direttrice riguarda la creazione di laboratori di discernimento: luoghi di approfondimento e confronto sui temi sociali, politici ed economici più urgenti per il nostro tempo. Le comunità locali sono state chiamate a indicare due tematiche da approfondire.
Il terzo ambito, forse il più profondo, è quello spirituale. Il 7 giugno si terrà un incontro presso l’Eremo dei Camaldoli a Napoli, guidato da monsignor Pasquale Cascio, che rifletterà sul tema «L’acquisto del campo per preservarlo e ripartire nella nuova avventura del popolo dell’alleanza e del patto sociale» (Ger. 32, 6-9. 36-44).
Anche la nostra diocesi è coinvolta in questo cammino, attraverso diverse realtà, nel segno della corresponsabilità e della comunione. È un’occasione preziosa per far germogliare semi di partecipazione nuova e consapevole, dove la fede diventa motore di cambiamento e servizio al territorio.
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