«Pietro è qui», lo ha ripetuto dieci volte il vescovo monsignor Giuseppe Giudice nell’omelia durante la Messa presieduta all’Altare della Confessione della Basilica vaticana.
Una celebrazione intensa, che è seguita all’abbraccio dei tremila pellegrini di Nocera Inferiore-Sarno con papa Leone XIV e al passaggio attraverso la Porta Santa.
Il pellegrinaggio giubilare diocesano per il Giubileo della Speranza resterà negli annali diocesani. Una data impressa, quella del 4 giugno, nella storia locale, che ha coinciso con il quattordicesimo anniversario dell’inizio del ministero pastorale in diocesi di monsignor Giuseppe Giudice.
I pellegrini di speranza, partiti per lo più nella notte, sono arrivati in Vaticano dai 13 comuni della Diocesi accompagnati dai parroci, da religiosi e religiose, guidati dal vescovo Giuseppe. Circa tremila il numero finale delle persone provenienti dal territorio di Nocera Inferiore-Sarno.
Tra le navate della Basilica di San Pietro le sollecitazioni del Vescovo durante la Messa animata dal coro San Biagio vescovo e martire di San Marzano sul Sarno.
«Stamattina abbiamo visto Pietro, abbiamo ascoltato Pietro; pentiti, e con l’animo in ginocchio, abbiamo attraversato la Porta Santa, segno del Cristo; Egli è il nostro Giubileo; la nostra Parola; il nostro Perdono; il nostro Pane, senza il quale ogni pellegrinaggio diventa vagabondaggio. Ed ora, confermati nella fede siamo qui, dove tutto ci dice: Petros enì – Pietro è qui. E noi siamo qui con Pietro, il pescatore di Galilea», ha detto il Vescovo.
Il nostro Giubileo
L’appuntamento odierno «è il nostro Giubileo, il Pellegrinaggio della nostra Chiesa diocesana; di tutti, anche di quelli che sono rimasti a casa, e soprattutto dei malati e sofferenti, e di tutti quelli che portiamo con noi nella bisaccia del cuore e della preghiera. La gioia di essere qui – cum Petro et sub Petro – ci fa dimenticare la stanchezza e gli inevitabili disagi del cammino».
Il Pastore della Chiesa nocerino-sarnese ha richiamato: «Pietro è qui! Nella fede riconosciamo in Leone XIV lo stesso Pietro che, nel mattino di Pentecoste, si alzò in piedi insieme agli Undici per annunciare la risurrezione».
«Pietro è qui! E, su indicazioni del Maestro, ci invita ancora a gettare la rete sulla sua Parola, con un gesto largo di fiducia e di speranza, affinché la pesca sia nuovamente abbondante (Lc 5,1-10)», ha proseguito.
Il mandato missionario
Un pellegrinaggio che ha riservato un mandato missionario ai pellegrini. «Andate, è l’ora della missione! Andiamo, ancora e sempre Pellegrini di Speranza, per annunciare a tutti con le parole di Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,16).Lo stile e le modalità ce le suggeriscono ancora Sant’Agostino con le parole: Canta e cammina!».
Alla scuola di Maria
Il Vescovo ha affidato la Diocesi a Maria, Madre della Chiesa: «Ci insegni ad accogliere ancora il dono del Risorto, e ci suggerisca il ritmo del suo canto per magnificare il Signore, e spargere semi di speranza che matureranno in frutti di carità e giustizia per la nostra amata terra dell’Agro e per la nostra Chiesa eucaristica di Nocera Inferiore-Sarno».
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