Quel ditino indagatore che difende l’ambiente

La sensibilità dei bambini ci richiama costantemente ad agire in difesa dell’ambiente e a correggere le nostre leggerezze in tema di raccolta differenziata.

Mi è capitato di differenziare dei rifiuti in un luogo pubblico e, nel conferire la plastica, mio nipote si accorge che nel cassonetto erano presenti diverse bottiglie di acqua ancora piene. «Zia, sono pazzi!» e con dito assertivo indica il misfatto.

Già, un vero e proprio crimine se pensiamo che la scarsità di acqua non è più una notizia del terzo mondo e in moltissime località a noi vicine, anche turistiche, si è patita l’assenza di questa fondamentale risorsa. Aspettiamo che l’acqua potabile diventi così rara da costare tanto per risparmiare anche una sola goccia? Iniziamo da subito a trattarla come bene raro e prezioso.

«Zia che facciamo?». Abbiamo preso queste bottiglie per innaffiare le piante. Molto spesso quel ditino indignato punta cose altrettanto inaccettabili: escrementi di animali nelle aiuole e sulle strade; principi di incendio che ci hanno fatto vincere la medaglia di Civilino del 112 per le tempestive segnalazioni; discariche di rifiuti in angoli di città, sulla spiaggia e, ahimè, anche in mare. In questi casi è stato molto utile il kit SOS Ambiente che mai manca nella borsa di zia: guanti e busta. 

I bambini ci sottolineano costantemente perché dobbiamo agire correggendo e prevenendo danni all’ambiente rendendo il nostro vivere sostenibile. Con quel ditino indagatore ci indicano il futuro che stiamo loro consegnando.

Nessun corso a scuola sarà efficace tanto quanto l’esempio che daremo agendo in modo giusto e sostenibile: costruire per loro il miglior futuro possibile è anche questo.

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