Il foliage, la caduta delle foglie, è un fenomeno caratteristico dell’autunno che rende suggestivi molti paesaggi, tanto da diventare vere e proprie attrazioni turistiche.
Esiste un albero, invece, che rinasce ad ogni gemma che dona, noto come l’Albero di Falcone. Sotto di esso, all’indomani della strage di Capaci, si riunirono spontaneamente centinaia di cittadini per protestare contro la violenza della mafia.
Dal 2020 il raggruppamento carabinieri Biodiversità ha avviato il progetto di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. L’iniziativa prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di piantine generate dalla riproduzione dell’albero di Falcone.
Infatti, alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia sono state prelevate grazie alla collaborazione fra carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (AR).
Questi alberi contribuiscono a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora dagli studenti in tutta Italia. La sua espansione è visibile sulla piattaforma web unalberoperilfuturo.rgpbio.it, attraverso cui sono anche monitorati la crescita e lo stoccaggio di CO2.
Se hai storie che riguardano il tema ambiente e legalità invia il tuo racconto alla redazione, potresti essere proprio tu ad accompagnarmi nel prossimo appuntamento di questa rubrica.
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