Con l’estate alle porte, il cammino di oratorio e catechismo termina le sue attività ordinarie e si prepara al tempo dei grest. Non si tratta di uno stop ma di un cambio di modalità che segue la vita dei fedeli della parrocchia.
Per questo, sabato 25 maggio i nostri bambini e ragazzi si sono ritrovati per vivere un momento di festa, l’occasione per ripercorrere, tra canti, balli e giochi, i mesi trascorsi insieme. La festa che li ha visti cominciare il cammino insieme, li ha visti ora salutarsi nella gioia dello stare insieme. Lo stesso stile, quello della festa, che caratterizza la domenica, giorno del Signore e della comunità.
Di feste ne facciamo tante, con il rischio di sembrare mangioni e beoni per dirla con il Vangelo, perché è la festa a dare l’impronta alla vita cristiana, soprattutto nel tempo della crescita: è la gioia che vince ogni tristezza, la luce che vince la morte, la convivialità che vince la fame, la comunione che vince la solitudine, la protesta di pace che stiamo elevando contro la guerra.
Le nostre feste, oltre ad essere momenti di divertimento – e non è forse ciò che Gesù vuole per tutti i bambini e ragazzi del mondo? – sono attività educative all’Eucaristia domenicale.
Giuseppe Pironti
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