Progetto Famiglia: Giovanna Abbagnara alla guida della Federazione

La neo presidente succede a Marco Giordano.

È stato eletto lo scorso 3 maggio il nuovo Consiglio di presidenza di Progetto Famiglia. L’Assemblea dei soci e i presidenti delle singole associazioni hanno scelto Giovanna Abbagnara alla guida della Federazione che ha mosso i primi passi nel 1993.

Il nuovo Consiglio di presidenza è costituito da Francesco De Maria (vice-presidente), presidente del PF Cooperazione; Alfonso Orlando (segretario) presidente di PF Vita “Franco Vitale”; Emma Rossi (Tesoriere) e Roberta Cretella (consigliere), presidente di PF Accoglienza. 

Progetto Famiglia è la federazione di enti no-profit animata da un ampio movimento di volontariato familiare e giovanile impegnato negli ambiti del sostegno alla vita nascente e alla maternità, dell’accoglienza di bambini e ragazzi, della cooperazione umanitaria internazionale, della cultura e dell’editoria, della formazione degli operatori sociali, del servizio civile, dell’arte e dello spettacolo.

La neo presidente, Giovanna Abbagnara, succede a Marco Giordano che ha guidato con grande competenza e impegno la Federazione dal 2013. Giornalista, dal 2010 Abbagnara è direttore responsabile della rivista Punto Famiglia e della Casa Editrice Punto Famiglia. Ha pubblicato numerosi libri dedicati in modo particolare all’educazione dei bambini e dei giovani.

“Eredito la guida di una realtà che negli anni, grazie all’impegno di tanti, ha cercato e cerca di fare del bene sul fronte della famiglia. – ha dichiarato la nuova presidente – Conosciamo tutti la crisi in cui oggi versa la realtà familiare, sappiamo che le statistiche dicono sconsolatamente che aumenta la disgregazione familiare, la famiglia sembra perdere il suo confronto con la società. Ma uno sguardo più attento alle dinamiche sociali suggerisce un’idea diversa. Non solo la famiglia resiste all’usura, ma sembra capace di dare risposta al disagio sociale, anzi è l’istituzione che svolge il ruolo principale, tutte le altre in qualche modo suppliscono o fanno da supporto. Ridare centralità alla famiglia come ci sforziamo di fare da 30 anni grazie alle tante sollecitazioni ricevute dal nostro fondatore don Silvio Longobardi, significa umanizzare lo sviluppo dell’intera società”.

“I bambini nati grazie all’impegno dei colloqui per la Vita dei nostri volontari, le famiglie disagiate accompagnate, i minori accolti nelle nostre case di accoglienza, spesso con storie drammatiche o con gravi disabilità, le famiglie affidatarie, i progetti nati in Burkina Faso per dare un aiuto concreto ai giovani e alle famiglie in quella nazione così povera, l’opera culturale che si porta avanti attraverso tante iniziative, ci muovono ogni giorno a fare la nostra piccola parte per ridare la centralità alla famiglia, intesa come “cellula della società” e primaria “scuola di solidarietà. Siamo tutti famiglia, sposi che conoscono da vicino la realtà familiare e cercano di servirla con molta concretezza e responsabilità ma la vera risorsa sono i volontari. Grazie alla loro opera fedele, nascosta ed umile tanto bene è possibile seminare nei solchi della società!”, conclude.

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