Gli studenti dell’Agro preferiscono il liceo

Aumentano le iscrizioni ai percorsi liceali che registrano anche una proliferazione di indirizzi innovativi che vanno ben oltre i percorsi originari. In calo gli istituti tecnici forse perché non si è consapevoli delle loro enormi potenzialità. I dati delle iscrizioni e le novità del prossimo anno scolastico.

Nell’anno scolastico 2023/2024, tra gli studenti della provincia di Salerno che inizieranno la scuola secondaria di secondo grado, quasi due su tre frequenteranno un liceo.

È quanto emerge dai dati relativi alle iscrizioni forniti ad Insieme dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nello specifico, i dati raccontano di un 64% di studenti che frequenterà un liceo, un 23,5% che frequenterà un istituto tecnico e un 12,5% che frequenterà un istituto professionale. Si tratta di dati in linea con quelli regionali: il 63,3% di studenti sceglie un liceo, il 24,5% un istituto tecnico e il 12,1% un istituto professionale.

Numeri che fanno della Campania la penultima regione d’Italia per percentuale di studenti che, concludendo la scuola media, hanno scelto di frequentare nel prossimo anno scolastico un istituto tecnico (all’ultimo posto di questa particolare classifica c’è il Lazio). La nostra regione risulta invece essere la quarta d’Italia per percentuale di studenti che a settembre inizieranno un percorso liceale (alle spalle di Lazio, Molise e Abruzzo).

Il dato relativo ai licei è quello che, nell’ambito della provincia di Salerno, cresce maggiormente rispetto all’anno scolastico corrente, nel quale la percentuale di studenti che ha iniziato un percorso liceale è del 61,1%.

Fiorisce la percentuale dei licei, diminuisce di poco quella degli istituti tecnici (23,9% di iscritti per l’anno scolastico 2022/2023), rispetto all’anno scolastico in corso il dato degli istituti professionali scende di due punti e mezzo percentuali.

Un boom che deriva senza dubbio dalla diversificazione e moltiplicazione degli indirizzi, con i vari istituti impegnati ad offrire il maggior numero possibile di alternative.

Negli istituti liceali dell’Agro nocerino-sarnese, oltre ai tradizionali e sviluppati indirizzi scientifico, classico, linguistico, scienze umane, è presente un po’ ovunque l’indirizzo scientifico-opzione scienze applicate, che offre agli studenti la possibilità di studiare Informatica e approfondire lo studio delle Scienze naturali, mentre non prevede lo studio del Latino.

Le novità nei licei

Al Liceo “Sensale” di Nocera Inferiore è presente il gettonatissimo indirizzo scientifico-sezione sportivo, che prevede lo studio di Discipline sportive, Informatica e Diritto ed economia dello sport. Nello stesso istituto nocerino è presente anche la sezione Cambridge, finalizzata al potenziamento della lingua inglese, che prevede lo studio di alcune discipline curriculari con un docente madre lingua.

A Nocera Inferiore ha sede anche il Liceo “Vico”, che accoglie l’indirizzo classico biomedico e quello classico con potenziamento teatro classico (per l’approfondimento dello studio del teatro classico) e l’indirizzo classico con potenziamento Pigreco (per approfondire parallelamente gli studi classici e matematici).

Ampiamente diversificata è l’offerta del Liceo “Rescigno” di Roccapiemonte, che presenta l’indirizzo ambientale (che prevede lo studio di Ecologia e sostenibilità ambientale), biomedico (che offre la possibilità di studiare Discipline biomediche e Logica), l’opzione scienze applicate con curvatura scienza dei dati e intelligenza artificiale (con il potenziamento dello studio dell’Informatica) e l’indirizzo matematico 2.0 (che prevede attività extracurriculari per approfondire i rapporti della matematica con le varie branche del sapere).

Dal prossimo anno scolastico anche il Liceo “Tito Lucrezio Caro” di Sarno avrà il suo indirizzo matematico, che si andrà ad aggiungere alle numerose “curvature” già presenti: classico con curvatura archeologica o biomedica o neogreco e l’indirizzo scientifico (o scienze applicate) con curvatura biomedica.

Molto ricca l’offerta dell’istituto “Galizia” di Nocera Inferiore, che accoglie l’indirizzo artistico e quello musicale e coreutico, che, a fronte di una riduzione del numero di ore delle discipline scientifiche, aggiunge fino a 14 ore settimanali di discipline musicali o coreutiche, a seconda dell’indirizzo. Presente anche l’indirizzo scienze umane-opzione economico sociale, che prevede lo studio di Diritto ed Economia politica e di una seconda lingua straniera.

I dati delle iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024 relativi agli studenti della provincia di Salerno fanno emergere anche le preferenze verso i vari indirizzi: in calo artistico, scientifico e classico; in aumento scientifico – opzione scienze applicate, linguistico, sportivo, scienze umane, musicale e coreutico.

Gli istituti tecnici

Meriterebbe una riflessione il dato percentuale di studenti della nostra provincia che ha scelto di frequentare un istituto tecnico: il 23,5%, inferiore rispetto a quello regionale 24,5% e ben al di sotto della media nazionale, che si attesta al 30,9%.

Eppure nel nostro territorio l’offerta non manca. Nell’Agro, limitando il ragionamento alle scuole statali, l’Istituto “Marconi” di Nocera Inferiore offre gli indirizzi informatica e telecomunicazioni, elettronica ed elettrotecnica, grafica e comunicazione, chimica, materiali e biotecnologie. Il “Vico” di Nocera Inferiore accoglie invece l’indirizzo del turismo e quello di amministrazione, finanza e marketing. Quest’ultimo è presente anche all’Istituto “Fortunato” di Angri, che ospita anche l’indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria e quello del turismo.

Al “Galizia” di Nocera Inferiore è presente poi l’indirizzo costruzioni, ambiente e territorio. A Scafati, infine, lo sviluppato Istituto “Pacinotti” accoglie gli indirizzi elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni, meccanica, meccatronica ed energia, trasporti e logistica, grafica e comunicazione, manutenzione e assistenza tecnica.

Viene da chiedersi il perché di una percentuale di preferenze per gli istituti tecnici così bassa a fronte di un’offerta così variegata, ma il motivo risiede probabilmente nella poca conoscenza e consapevolezza che gli studenti (e le loro famiglie) hanno degli sbocchi occupazionali offerti da un diploma di istituto tecnico.

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts