Un fiume d’amore per il 10° anniversario di pontificato di papa Francesco

Il vescovo Giuseppe fa arrivare al Santo Padre gli auguri della nostra diocesi. CEI: “Ci ha insegnato a uscire e a stare in mezzo alla strada”
9 aprile 2016, Papa Francesco in piazza San Pietro – foto Salvatore Alfano

“Fratelli e sorelle, buonasera!”: era il 13 marzo 2013 e con queste parole il nuovo pontefice, il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, si presentava al mondo affacciandosi dalla loggia centrale di Piazza San Pietro. Poche semplici parole bastarono al Pontefice che scelse il nome di Francesco per farsi subito amare. Iniziò così il suo cammino.

Un fiume di amore e di gratitudine segna il ritmo di questa giornata dedicata a celebrare il decimo anniversario di pontificato del Papa argentino.

Il vescovo Giuseppe ha fatto arrivare al Santo Padre gli auguri della nostra diocesi.

Santità – scrive mons. Giudice -,in questo giorno, X anniversario della Sua elezione, la Chiesa di Nocera Inferiore-Sarno si unisce al canto di gratitudine che si eleva da ogni parte e, mentre La ringrazia per il suo magistero profetico e poliedrico, chiede al Signore di custodirLa e accompagnarLa sulla Barca di Pietro. Ad multos annos!

Gli auguri della Presidenza CEI al Papa

“In questo tempo, ci ha aiutato a capire quanto il Vangelo sia attraente, persuasivo, capace di rispondere ai tanti interrogativi della storia e ad ascoltare le domande che affiorano nelle pieghe dell’esistenza umana”.

Lo scrive la Presidenza della Cei nel messaggio di auguri al Santo Padre: “Ci ha insegnato a uscire, a stare in mezzo alla strada e soprattutto ad andare nelle periferie, per capire chi siamo. Possiamo conoscere davvero noi stessi solo guardando dall’esterno, da quelle prime periferie che sono i poveri: Lei ci ha spinto a incontrarli, a vederli, a toccarli, a fare di loro i nostri fratelli più piccoli. Perché, come ci ha ricordato più volte, la nostra non è una fede da laboratorio, ma un cammino, nella Storia, da compiere insieme”.

La Presidenza della Cei esprime la “gratitudine per aver accolto l’eredità di Benedetto XVI e per averci accompagnato, a partire dall’Anno della Fede, incoraggiandoci a vivere da cristiani nelle tante contraddizioni, sfide e pandemie di questo mondo”. “Insieme alle Chiese che sono in Italia – conclude il messaggio – Le porgiamo i più cari auguri per questo anniversario, assicurandoLe la nostra vicinanza operosa e la nostra preghiera”.

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