Il ricordo di un anno scolastico speciale

Alcuni ex alunni ed ex colleghi di suor Vittoria Belardo ci hanno raccontato la reunion avvenuta ad Assisi il 26 e 27 novembre.
Il gruppo di ex alunni ed ex colleghi con suor Vittoria

Un gruppo di ex colleghi e di ex alunni di suor Vittoria Belardo, che lo scorso anno ha insegnato Religione cattolica in un Liceo di Sarno, ha voluto ricordare l’anno trascorso insieme recandosi ad Assisi. 

La suora Alcantarina è stata trasferita dallo scorso ottobre nella città di san Francesco e ha dovuto lasciare la scuola. Ma l’affetto che ha unito professori e alunni è andato ben oltre l’orario curriculare. Per questo motivo in molti hanno voluto partecipare alla reunion tenutasi il 26 e 27 novembre.

Lo racconta Giuseppe Iervolino, educatore dell’Azione cattolica ed ex alunno di suor Vittoria.

Il gruppo è stato accolto a Casa Frate Jacopa, dove ora vive la religiosa: «Dopo cena suor Vittoria ci ha riunito nel salone e, come faceva in classe, ci ha fatto due domande: “Che cos’è per noi la felicità e cosa ti manca per raggiungerla?”. Ognuno di noi ha dato la sua risposta, ma nessuna l’ha convinta». 

Il giorno dopo sono saliti ad Assisi con la guida dell’ex professoressa. Durante il tragitto ha spiegato la storia del Serafico Padre, «associando ogni luogo a tutto ciò che mancava a Francesco per essere felice». Il percorso è iniziato dalla Basilica di San Francesco: «Suor Vittoria – ricorda l’ex alunno – ci ha spiegato che a Francesco mancava una storia da raccontare; visitando la piazza del Comune ci ha detto che mancava una battaglia da vincere; alla Chiesa nuova e alla casa paterna mancava una relazione familiare; al santuario della spoliazione un padre nei cieli; a San Damiano, Francesco ha capito il fulcro della felicità e cioè l’incontro con chi ti ama così come sei».

La sera il gruppo si è ritrovato e suor Vittoria ha posto le stesse domande: «Ognuno di noi – continua l’educatore di AC – ha risposto in maniera completamente diversa perché, da quell’esperienza, siamo usciti tutti con un animo diverso».

Un modus operandi a cui erano abituati: nell’anno trascorso dietro una cattedra di Liceo, suor Vittoria invitava sempre a riflettere e «ci guidava in ogni momento della nostra crescita». 

Il weekend ha consentito di sperimentare un rapporto rinnovato: «Se a malincuore l’abbiamo persa come docente, lei è sempre lì a nostra disposizione. Le diciamo grazie per tutto quello che ci ha insegnato e che continuerà a fare, con la promessa di ripetere al più presto quest’esperienza che è stata meravigliosa. Grazie da tutti noi suor Vittoria».

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