Santa Messa in suffragio di papa Benedetto XVI

Il Vescovo presiederà la Santa Messa sabato 7 gennaio alle ore 11.00 nella Cattedrale di San Prisco
Benedetto XVI – foto AFP/SIR

Sabato 7 gennaio la comunità diocesana di Nocera Inferiore-Sarno si riunirà in preghiera, insieme al vescovo Giuseppe Giudice, per una Santa Messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI. Questa mattina è stato diffuso il manifesto che annuncia la Celebrazione eucaristica.

La nota a firma di mons. Giuseppe Giudice recita: «La Comunità diocesana di Nocera Inferiore-Sarno, grata al Signore per il dono della vita e del ministero del Papa emerito, Benedetto XVI, si raduna nella Cattedrale di San Prisco sabato 7 gennaio, alle ore 11.00, per una solenne Celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo, in suffragio dell’anima del Santo Padre emerito. Siamo invitati a partecipare».

I funerali

Domani mattina ci saranno i funerali solenni in piazza San Pietro. Sarà papa Francesco a tenere l’omelia e i riti di commiato finali, per il resto la celebrazione sarà affidata al cardinale decano Giovanni Battista Re.

La bara con il corpo di Joseph Ratzinger – ha reso noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni – «uscirà dalla basilica poco dopo le 8.50, per permettere ai fedeli di recitare il Rosario sulla bara del Papa emerito». Alle ore 9.30 l’inizio delle esequie papali.

L’Ufficio delle Celebrazioni Pontificie ha pubblicato il libretto per partecipare ai funerali di Benedetto XVI. L’intero rito sarà trasmesso in diretta da Tv2000.

Intanto, continua dalle prime ore di questa mattina l’omaggio di pellegrini e fedeli da tutto il mondo alle spoglie del papa emerito Benedetto XVI, collocate ancora oggi al centro dell’Altare della Confessione, nella basilica vaticana.

Chi vuole rendere omaggio a Joseph Ratzinger avrà tempo fino alle 19.00 di oggi. Nei primi due giorni, come ha riferito la Gendarmeria Vaticana, si è superata la cifra di 130mila persone. Altre 24mila persone, invece, sono state conteggiate fino alle 12.00 di oggi.

Il cordoglio della Diocesi

Poco dopo l’annuncio della morte del Pontefice emerito, che ha guidato la Chiesa dal 2005 al 2013, la comunità diocesana si era stretta in preghiera per la sua anima.

«Il Vescovo Giuseppe, in comunione con la Chiesa diocesana in tutte le sue membra, depone il fiore della gratitudine accanto alle spoglie mortali del Papa Emerito, Benedetto XVI, passato da questo mondo al Padre, oggi 31 dicembre 2022, mentre l’anno civile sta per morire – scriveva il Vescovo –.

Mentre facciamo memoria grata del lungo e appassionato servizio alla Chiesa nei diversi ministeri, riconosciamo in lui il Teologo fine e appassionato, il Custode intelligente della vera Tradizione ecclesiale, il Pastore sempre vigile e solerte, l’umile Operaio nella vigna del Signore, il Servo fedele che oggi, nella preghiera e sostenuti dallo Spirito, riconsegniamo al Signore della vita.

Esposizione salma papa Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro – foto SIR/Marco Calvarese

Per lui chiediamo la gioia dell’incontro con il Risorto, per la nostra Chiesa santa il coraggio di percorrere nella fedeltà i tanti sentieri da lui aperti e percorsi con profezia.

Mentre invito tutti ad elevare preghiere per l’anima eletta, Vi attendo alla celebrazione eucaristica in Cattedrale, la cui data sarà comunicata nei prossimi giorni».

L’annuncio dato dalla Sala Stampa della Santa Sede

«Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano», la comunicazione data questa mattina dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

Già dai giorni scorsi le condizioni di salute del Papa emerito si erano aggravate per l’avanzare dell’età, come la Sala stampa aveva riferito aggiornando sull’evolversi della situazione.

Lo stesso Papa Francesco aveva voluto condividere pubblicamente la notizia sul peggioramento dello stato di salute del suo predecessore al termine dell’ultima udienza generale dell’anno, lo scorso 28 dicembre, quando aveva invitato a pregare per il Papa emerito, «molto ammalato», perché il Signore potesse consolarlo e sostenerlo «in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine». 

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