“La scuola del fare”

Pochi mesi sono bastati alla nuova dirigente scolastica dell’Istituto “Pittoni” di Pagani per dare alla scuola la sua impronta: “I ragazzi al centro del nostro operato. La scuola sono loro”.

Dallo scorso primo settembre l’I.P.S.S.E.O.A. “Marco Pittoni” di Pagani ha una nuova dirigente scolastica, la professoressa Pasqualina Varchetta. Un cambio alla guida dell’istituto che segna un nuovo passo per l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione – Servizi Commerciali – Servizi Socio Sanitari improntato sulla centralità degli studenti.

Pasqualina Varchetta, dirigente scolastico

«La scuola sono loro – commenta la dirigente –. Ho attivato una politica di ascolto dei ragazzi e delle ragazze, ma anche dei docenti e di tutto il personale. Insieme possiamo definire una scuola che sia innanzitutto presidio di legalità, di istruzione e di formazione». 

Il rispetto delle regole come linea guida per affrontare situazioni spesso spinose trovandosi a gestire 600 studenti che frequentano le due sedi di via De Gasperi e di via Zito e che provengono anche dai comuni viciniori: «I problemi sono tanti. Il tessuto sociale è complesso e le famiglie spesso non sono presenti. Cerco, quindi, tutti i giorni di creare quel tessuto di benessere relazionale improntato sul rispetto delle regole: poche, condivise e per tutti». 

Concretezza e praticità, dunque, servirsi dei mezzi a disposizione e smuovere chi di dovere contraddistinguono l’approccio del fare della nuova dirigente: «Sono una combattente nata, rivendico l’onore delle armi fino alla fine, anche se spesso so di essere perdente. Dal secondo giorno del mio incarico – racconta – mi sono adoperata per riottenere 4 delle 6 classi che erano state accorpate, come era stato digitato nell’organico di diritto precedente. Le abbiamo riottenute, un po’ per la mia caparbietà e grazie alla sensibilità del Csa di Salerno. Era inconcepibile lavorare con classi di 30 studenti di cui 5 ragazzi con disabilità. Non avremmo potuto garantire la qualità dell’istruzione».

Una scuola che sia materia viva e che prepari gli studenti al mondo del lavoro.

«Ho riattivato le esercitazioni di cucina per tutti – spiega la dirigente –, indipendentemente dal contributo versato su base volontaria, che molti non pagavano e che ammontava a 180 euro. L’ho abbassato a 50 euro in modo da venire incontro a tutti e i nostri 60 studenti con disabilità sono esonerati dal pagamento. E a gennaio la proposta formativa dell’Istituto alberghiero si arricchirà di un nuovo corso, quello da pizzaiolo, tenuto da un noto professionista del settore». 

Non si sbilancia la dirigente nel raccontarci le prospettive per il futuro del “Pittoni” al termine della nostra chiacchierata.

«C’è tanto da fare, da migliorare. Dal canto nostro possiamo e dobbiamo essere da esempio per i nostri ragazzi, quotidianamente, spingerli a fare del loro meglio e nel loro interesse. La nostra è una società liquida – conclude -. Non possiamo fare previsioni, ma solo costruire giorno per giorno con gli strumenti che abbiamo a disposizione e confrontandoci con le possibilità del nostro territorio, spesso difficile e complesso». 

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