Il passaporto ematico

Tra le diverse attività della fondazione “Fioravante Polito” c’è quella del passaporto ematico: controlli del sangue e cardiaci per i calciatori che militano nelle categorie calcistiche inferiori, a partire dalle scuole calcio, come già avviene in Serie A. Ce ne parla Francesco Tamigi.

«Il nostro obiettivo è salvare vite umane». Esordisce così Francesco Tamigi, dirigente sportivo di Nocera Inferiore, con un passato nella Nocerina, descrivendo le attività e le finalità della fondazione “Fioravante Polito”, della quale è socio onorario.

Si tratta di una fondazione nata nel 2006 da un’idea di Davide Polito, attuale presidente, “con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei controlli medici ed ematici continuati per gli atleti che praticano sport a livello agonistico e non agonistico”, come si può leggere anche sul suo sito ufficiale.

«Negli anni – racconta Tamigi – abbiamo assistito a decine di episodi in cui la mancanza di controlli adeguati è costata la vita a vari calciatori: si pensi a Piermario Morosini (morto il 14 aprile 2012 durante la gara Pescara-Livorno di Serie B, ndr). Ma non ci sono soltanto gli episodi famosi: ne accadono a centinaia ogni anno sui campi di tutta Italia».

Nasce così l’idea del Passaporto Ematico, intitolato appunto a Morosini, al salernitano Andrea Fortunato, a Flavio Falzetti e a Carmelo Imbriani, calciatori morti prematuramente a causa di malattie dell’apparato cardiocircolatorio.

«Il Passaporto Ematico – che gode del patrocinio, fra gli altri, dell’Ufficio Nazionale della CEI per la pastorale del tempo libero, turismo e sport – non consiste in altro che in una serie di controlli dei valori ematici e cardiaci, indispensabili per il rilascio del certificato di idoneità all’attività sportiva – spiega Tamigi –. Si tratterebbe di portare nelle categorie calcistiche inferiori, a partire dalle scuole calcio, ciò che già avviene in Serie A».

Moltissimi i club che nel tempo hanno aderito alla proposta.

Il 23 febbraio scorso la fondazione “Polito”, che annovera fra i suoi presidenti onorari Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha sottoscritto un accordo con la Lega di Serie B, prima lega calcistica italiana ad adottare il Passaporto Ematico; accordo poi rinnovato anche per la stagione sportiva attualmente in corso.

A suggellare il patto siglato dalla fondazione “Polito” e dalla Lega di B un atto simbolico: il 26 e 27 febbraio scorsi, in occasione della 27esima giornata di campionato, i capitani delle squadre di Serie B hanno indossato al braccio una fascia con il logo della fondazione e i volti dei quattro calciatori a cui è intitolato il Passaporto.

Si contano poi anche due proposte di legge presentate in Parlamento per rendere obbligatorio il Passaporto Ematico.

Vanto della fondazione, che ha sede a Santa Maria di Castellabate, sono la biblioteca, che consta di circa diecimila volumi, e il museo del calcio, che conserva cimeli storici (tra cui la pipa di Enzo Bearzot), oltre a migliaia di magliette autografate dei campioni del calcio mondiale di ieri e di oggi. Ogni anno, poi, a dicembre, la fondazione promuove il “Premio Andrea Fortunato: lo sport è vita”, assegnato a personaggi dello sport, della medicina e del giornalismo che si sono distinti nel sociale e nella solidarietà.

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