La Biblioteca della Badia di Cava protagonista della nuova tappa di Biblioteche d’Italia

Il viaggio del Ministero della Cultura alla scoperta dei tesori del patrimonio librario italiano.
Di Andrea Durante – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=902782

Dallo scorso ottobre il Ministero della Cultura sta promuovendo Biblioteche d’Italia, la campagna social alla scoperta del patrimonio librario, e non solo, custodito nelle biblioteche italiane: ogni settimana, sui profili del Ministero della Cultura e sui nuovi canali dedicati alle Biblioteche, viene pubblicato un reportage per conoscere l’inestimabile patrimonio archivistico e librario delle Biblioteche dello Stato.

Protagonista di Biblioteche d’Italia anche il vasto patrimonio culturale custodito nella Biblioteca dell’Abbazia benedettina della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni.

Fondata nel 1011 l’Abbazia custodisce un archivio che è considerato tra i più importanti dell’Italia meridionale per via dei preziosi documenti conservati, risalenti in particolar modo al periodo medievale. Uno dei più antichi, la Bibbia visigotica del IX sec d.C., venne portato nella Biblioteca dall’antipapa Gregorio VIII, esiliato nel 1121 da Papa Callisto II.

È un documento privo di miniature che ritraggono soggetti umani, ma con un apparato decorativo particolarmente ricco: “Di certo vi lavorarono più mani, 4 o 5 scribi, ma l’unico che si è firmato è ‘Danila’ – spiega nel video dom Michele Petruzzelli, l’abate della Biblioteca – alla fine del libro di Geremia, al di sotto della cornice arricchita da arabeschi, compare infatti la firma dello scriba ‘Danila Scriptor’”.

Altro documento di particolare pregio è il ‘De Septem Sigillis’ dove, in una delle tante miniature presenti, è raffigurato l’abate Balsamo con un monaco, Benedetto da Bari, autore del suddetto codice, redatto nel XIII sec d.C. “Il monaco – ha raccontato Petruzzelli – sta offrendo il volume all’abate ed è raffigurato con due teste: una che lo ritrae giovane e imberbe e l’altra da vecchietto con barba e capelli grigi. Ha iniziato il lavoro da giovane e lo sta consegnando da anziano. Sta consegnando il lavoro di tutta una vita”.

Ma la Biblioteca conserva anche circa 15mila pergamene, tutte arrotolate su se stesse, di vario contenuto: atti notarili, atti pubblici, atti privati, bolle pontificie e vescovili relativi a donazioni, vendite, concessioni, testamenti: la più antica risale al 792 d.C.

Questo documento, con più di 1200 anni, riporta un istituto del diritto longobardo, la Morgengabe, o dono del mattino, il regalo che secondo il rito longobardo il marito faceva alla propria moglie il giorno dopo la prima notte di nozze, una sorte di dote che veniva costituita a favore della moglie.

Il documentario sulla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia Cava è online sul profilo Instagram @bibliotecheditalia

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