Anna Tatangelo: l’artista, la donna, la mamma

La cantante parla della necessità di tenere insieme vita pubblica e privata: «L’essere donna in questo è essenziale. Riusciamo ad essere multitasking. Cerchiamo di conciliare ogni cosa e i figli hanno sempre la priorità»
Anna Tatangelo ritratta da Salvatore Alfano per la copertina del numero di giugno 2022 di Insieme

Anna Tatangelo si racconta ad Insieme dopo il successo di Scene da un matrimonio. Il programma, un format prodotto da Pesci Combattenti in onda su Canale 5, è alla seconda edizione e ogni settimana narra l’esperienza di chi ha deciso di coronare con le nozze il cammino, a volte lungo e a volte brevissimo, del fidanzamento.

La cantante prestata alla televisione si gode questo momento particolare della sua vita, che divide tra il figlio Andrea e il lavoro. L’estate la vedrà impegnata con la tournée.    

Soddisfatta di questa esperienza alla conduzione di Scene da un matrimonio?

«Tantissimo, anche perché non mi aspettavo la seconda edizione. Vuol dire che il pubblico si sta affezionando a questo racconto. Ogni esperienza, infatti, è un racconto ed io sono felice di essere un po’ la narratrice di queste storie d’amore. Entro in punta di piedi, cercando di dare tutta l’attenzione possibile ai protagonisti che sono gli sposi. Mi fa piacere che gli spettatori si siano affezionati a questa trasmissione che è stata un po’ rivisitata rispetto al passato».

Anna Tatangelo durante le registrazioni di Scene da un matrimonio

Il suo contributo nella narrazione si nota, è un po’ la ciliegina sulla torna.

«Quando vado ad intervistare gli sposi per raccontare le loro storie ci metto molto di mio. Questa avventura mi sta facendo crescere tanto. È una faccia del mondo dello spettacolo che non conoscevo e che di sicuro mi arricchisce».

Cosa le lascia? Deduco siano solo sentimenti positivi.

«Assolutamente sì. È un programma autentico, che racconta storie vere. È bello ritrovarsi, soprattutto in un momento storico del genere, a contatto con le famiglie che si ritrovano e approfondire le storie che ci sono dietro alla scelta di compiere un passo importante qual è il matrimonio. È sicuramente un piacere per me».

Quando registra, cos’è che la colpisce di più?

«Dipende, ogni racconto ha le sue peculiarità. Io arrivo preparata; leggo la storia degli sposi, mi informo sulle vicissitudini della loro vita, le difficoltà che hanno avuto per arrivare al matrimonio. È un intreccio pazzesco. Io in genere l’amore l’ho raccontato attraverso la musica, quindi, quando ci entri in contatto come a Scene e ti fai raccontare la vita impari anche ad ascoltare molto di più».

Tanti i matrimoni raccontati in Campania. Ha avuto modo di girare in lungo e in largo un territorio che conosceva già bene. Cosa le piace di questa regione?

«Tutto. Da come si mangia al mare e poi il fatto di essere dinamici, di esprimere passione in tutto quello che si fa. Per i matrimoni un esempio è la serenata, che in altre regioni non si trova, piuttosto che l’attenzione ai minimi dettagli. Una regione che sente molto questa festa, ritenuta molto importante».

È estate. Finito Scene cosa l’attende? Concerti o riposo?

«L’8 maggio è iniziato il tour estivo, quindi, sicuramente sarò in giro per l’Italia con la tournée. In concomitanza ci sarà spazio per il disco. Avrò tutta l’estate per dedicarmi al nuovo lavoro».

Anna Tatangelo durante le registrazioni di Scene da un matrimonio – foto Salvatore Alfano/Insieme

L’estate è anche un tempo per la famiglia.

«È inevitabile, Andrea mio figlio ha la priorità su tutto».

Come si concilia l’essere un personaggio pubblico, amatissimo da tutti, con la vita privata?

«Bisogna organizzarsi. Noi donne siamo capaci di pensare a tutto. L’essere donna in questo è essenziale. Riusciamo ad essere multitasking. Cerchiamo di conciliare ogni cosa e i figli hanno sempre la priorità».

Lei ha iniziato a cantare che era poco più che una bambina. La sua partecipazione a Sanremo, ad appena 15 anni, suscitò grande interesse. Dopo 20 anni la presenza di giovanissimi nei talent è quasi d’obbligo. Come legge questo fenomeno?

«È un ciclo naturale. Magari prima c’era solamente Sanremo giovani per poi arrivare al palco dell’Ariston. Oggi ci sono più talent, per esempio X Factor, Amici. Cambiano i contenitori, ma non cambia l’amore per la musica e la voglia di arrivare a comunicare qualcosa che si ha dentro».

Non è mai troppo presto?

«No, secondo me no».

Quando si è giovani, determinate affermazioni da parte di stampa, critica e pubblico, possono ferire. Come ha gestito questa pressione e come la gestisce oggi?

«Sono una persona anche io, quindi, ci sono delle cose che possono ferire e altre meno. Sicuramente i social sono arrivati molto più velocemente ai giovani e, quindi, anche alle critiche. Tutti, quindi, abbiamo a che fare con il commento positivo o negativo. Siamo sotto gli occhi di tutti. Dall’altra parte questo ti fa un po’ da scuola. Sicuramente ci sono dei caratteri più fragili che fanno un po’ più di fatica a reagire, ma fa parte della società di oggi».

Lei a volte ha raccontato degli anni in cui voleva sembrare più grande. Si percepisce quasi amarezza. Suppongo che le cose siano cambiate?

«Non è un fatto di essere più grande o voler sembrare più grande. Io sono sempre stata me stessa. È ovvio che quando è arrivato il Festival, a 15 anni, è stata tutta una novità. Fino ad allora ero stata nel mio paese, a Sora, dove aiutavo i miei genitori al mercato. Non ho mai avuto la libertà di dire: “Ok, vado in discoteca, faccio o dico a modo mio”. Era anche una forma di mentalità. Ma questa formazione resta, te la porti come un bagaglio qualsiasi cosa vai a fare da grande».

Anna Tatangelo durante le registrazioni di Scene da un matrimonio – foto Salvatore Alfano/Insieme

Qual è il punto fisso di Anna Tatangelo?

«La cosa più stabile della mia vita è sicuramente mio figlio, questo è fuori discussione. Però la centralità, il tuo punto fisso, devi essere anche te stesso, perché se non stai bene con te stesso non puoi star bene con gli altri. Sicuramente faccio un grande lavoro quotidiano su me stessa, soprattutto come donna».

In bocca al lupo ad Anna Tatangelo, che accanto alla bravura artistica ha sempre mostrato una forza, una resistenza e una tenacia da farle onore.

Salvatore D’Angelo

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