Una scuola in memoria di don Biagio Ferrentino

Don Biagio Ferrentino è stato parroco a Casali di Roccapiemonte dal 1948 al 1985
La targa in memoria di don Biagio Ferrentino

Una scuola in memoria di don Biagio Ferrentino è stata voluta alla frazione Casali dal Comune di Roccapiemonte.

La cerimonia di intitolazione del plesso di Casali dell’Istituto Comprensivo “Mons. Vassalluzzo” si è tenuta ieri mattina alla presenza del vescovo Giuseppe Giudice.

Il Pastore della Chiesa nocerino-sarnese ha benedetto la targa in ricordo di don Biagio, parroco di Santa Maria delle Grazie in Casali dal 1948 al 1985. La storia del sacerdote è, quindi, legata a doppio filo con quella della frazione di Roccapiemonte, avendo guidato la comunità per 37 anni. Ad accompagnare il Vescovo il parroco mons. Carmine Citarella e il vice parroco don Giuseppe Villani.

I bambini che frequentano la scuola dell’infanzia

La mattinata è stata arricchita dai saluti della dirigente scolastica Anna De Simone, del sindaco Carmine Pagano e dell’assessore alle Politiche Scolastiche Annabella Ferrentino.

Emozionante anche il momento conclusivo della cerimonia con il canto dei bambini della scuola dell’infanzia che sono stati i veri protagonisti di questa splendida giornata.

La storia di don Biagio

Una foto d’epoca ritrae don Biagio con gli alunni dell’istituto

Don Biagio Ferrentino nacque il 3 febbraio 1921 e morì il 24 novembre 1985, a 64 anni. “Il rigore e il sorriso, la cordialità e la severità erano i tratti distintivi di “don Biagino” e così, è ancora ricordato a 36 anni dalla sua scomparsa”, ricordano su Cronache rocchesi.

La conformazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie con il campanile e le sale ad essa adiacenti devono la loro edificazione alla sua opera. È ricordato come “uomo del fare, semplice e sacerdote attento alle anime affidatogli, scrittore, musicista, “ingegnere”, uomo di sport e di cultura”.

Don Ferrentino è stato direttore del giornale parrocchiale “Casali Nostra”, assistente spirituale della U.S. Casalese. Amante del biliardo e del cinema, impiantò nella sala parrocchiale il primo cinema della zona. E volle il primo asilo, che oggi porta il suo nome.

Il Vescovo con il sindaco e la dirigente scolastica

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