Incidenti e assicurazioni: aumenti a braccetto

L’esperto Antonio Corrado Bello spiega il perché dei leggeri aumenti dopo anni di notevoli cali per i premi Rc Auto.

Non solo il caro benzina, su cui il Governo è intervenuto per il momento fino a fine aprile. Poi si vedrà. A pesare sulle tasche degli automobilisti italiani c’è anche l’aumento del premio medio Rc auto che, secondo l’Osservatorio di Facile.it, a febbraio 2022 è aumentato del 4,9% rispetto al mese precedente. Un trend crescente constatato anche rispetto ai prezzi dello scorso anno. Tuttavia, dicono gli esperti, si tratta di aspetti quasi fisiologici e soprattutto dopo anni in cui si è assistito ad un calo drastico dei premi per l’assicurazione sui veicoli.

Antonio Corrado Bello, responsabile intermediazione I&G-Insurance broker, spiega che «il leggero aumento è legato alla crescita dei sinistri, anche questo è un effetto post pandemico». Infatti, con il lockdown la circolazione è stata limitata e, quindi, è diminuito il rischio incidenti. «È un effetto post Covid, con le macchine ferme si circolava meno. Meno veicoli e meno sinistri, che ora riprendono. Tuttavia – precisa il broker – negli ultimi dieci anni i prezzi delle RCAuto sono stati in netto calo».

Antonio Corrado Bello, responsabile intermediazione I&G-Insurance broker

Quando ha influito la maggiore concorrenza?

«Sicuramente molto, ma soprattutto ha influito il calo dei sinistri stradali».

E la rigenerazione del parco macchine? Con veicoli sempre più tecnologici e dotati di sistemi di sicurezza avanzati?

«Anche perché oggi le tariffe non sono più calcolate sui cavalli, ma in base alla sicurezza dell’auto. Le macchine più vecchie hanno meno sconto perché considerate più a rischio».

Le macchine ibride sono favorite?

«Nel nostro territorio sono pochissime. Allo stesso modo anche il parco veicoli non è completamente rinnovato come al Nord, dove circolano sicuramente macchine più nuove. Da noi le famiglie della classe media tendono ad acquistare macchine usate».

Restiamo sempre tra le regioni più a rischio e perché?

«Sicuramente. Il problema è dato dai furbetti del passato e perché circolano veicoli datati. Poi le nostre strade sono quasi tutte disastrate, mancano di segnaletica orizzontale e verticale. Fattori che inficiano sul rischio sinistri. In una realtà dove tutto è più ordinato, sicuramente ci sarebbero meno incidenti e dunque rischi minori».

La frontiera delle assicurazioni online sembra spopolare, ma il rapporto con l’agente fa la differenza.

«L’assicuratore può offrire una serie di garanzie, conosce il mercato, è esperto e sa come subodorare truffe. Poi in caso di sinistro ti accompagna, lo puoi chiamare e lo puoi avere come riferimento».

Un consiglio per coloro che sottoscrivono una nuova polizza?
«Uno dei problemi è la rivalsa che può fare la compagnia nel caso di positività ad alcoltest, droga test o in caso di sinistro con veicolo non revisionato. È fondamentale chiedere che la compagnia rinunci alla rivalsa. Questo incide per pochi punti percentuali sul costo della polizza, ma è importante per il proprietario del veicolo».


Una domanda sui ciclomotori. Assicurarli costa sempre moltissimo?
«Ora è possibile applicare la cosiddetta “Bersani” anche sui ciclomotori, ma per le compagnie il rischio è considerato sempre alto e quindi i premi restano importanti».

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