Il dispiacere del clero per gli attacchi al Vescovo

«Mai avremmo immaginato. Abbiamo preso una decisione difficile, per alcuni ritenuta impopolare, ma assunta nell’interesse assoluto del Santo Popolo di Dio che è in questa terra dell’Agro», scrivono i preti.
Una parte del clero diocesano insieme al Vescovo durante gli esercizi spirituali

Il dispiacere del clero per gli attacchi al Vescovo è stato espresso quest’oggi in un messaggio pubblicato sul sito della Diocesi e firmato dal presbiterio diocesano e dal vicario generale, mons. Vincenzo Leopoldo.

Un intervento a due giorni dall’affissione del manifesto contro mons. Giuseppe Giudice. La nota riafferma anche la decisione di sospendere le processioni fino a data da destinarsi assunta durante l’Assemblea del clero dello scorso 1 aprile.

«Mai avremmo immaginato. Abbiamo preso una decisione difficile, per alcuni ritenuta impopolare, ma assunta nell’interesse assoluto del Santo Popolo di Dio che è in questa terra dell’Agro», scrivono i preti.

«Il culto e la venerazione dei Santi sono una bella manifestazione di ecclesialità e sempre più desideriamo che come Chiesa maturiamo in modo nuovo questo culto e questa devozione affinché ci accompagnino nel cammino di fede e ci conducano a celebrare il Cristo nei Sacramenti e nella vita», prosegue il messaggio.

«Abbiamo appreso con profondo dispiacere degli attacchi cui è stato sottoposto il nostro vescovo Giuseppe attraverso un ingiurioso manifesto funebre. Siamo certi che i protagonisti di questo vile quanto intimidatorio attacco, sia solo un piccolo gruppo di persone, che offendendo il nostro Vescovo, in realtà ha offeso tutta la Chiesa di Nocera Inferiore- Sarno: pastore, sacerdoti e fedeli», continua l’espressione di solidarietà firmata dal Vicario generale e dal presbiterio diocesano.

«Ribadiamo che la decisione di essere ancora prudenti e di iniziare una comune riflessione circa le processioni e le feste religiose è stata presa da tutti, insieme, come unico corpo sacerdotale. Così come abbiamo deciso insieme di celebrare più che mai con impegno il Santo Triduo del Signore e la Santa Messa di ogni domenica cui ci aspettiamo di vedere sempre numerosi i nostri cristiani, per fare festa nelle nostre celebrazioni e nel nostro essere Chiesa di Cristo», si legge ancora.

«Ci auguriamo che il Signore metta nel cuore di tutti il seme della concordia e che nessuno voglia usare questo frangente per inutili e facili speculazioni. Vi benediciamo tutti in Cristo», si chiude la nota a firma del Vicario generale e il clero diocesano.

Il gesto intimidatorio ha suscitato l’indignazione e la presa di posizione delle istituzioni civili, del mondo politico e delle associazioni, in particolare della maggioranza silenziosa dei fedeli che condividono la scelta di sospendere le processioni.

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