La chiesa di San Matteo Apostolo a Nocera Inferiore

Il cuore di Nocera Inferiore ospita una delle chiese più interessanti della cittadina.
san matteo apostolo, Nocera Inferiore

Le prime notizie su San Matteo de’ Archipontucolo (per la presenza di un vecchio ponticello) sono contenute in un documento rinvenuto nell’Abbazia della SS.ma Trinità di Cava de’ Tirreni, datato 983.

Nel 1839 la parrocchia viene divisa in tre e dà origine a quella del Corpo di Cristo e a quella di S. Maria del Presepe; da questo momento viene anche detta “chiesa madre” di San Matteo. Il complesso religioso ha subito vari interventi di restauro. Gravemente danneggiata dal sisma del 1980 è stata riaperta al culto nell’anno giubilare del 2000.

L’edificio si sviluppa sull’asse ovest/est. La facciata principale, a timpano, si presenta con forme semplici e armoniose. Di forte impatto sono i tre portali in tufo grigio nocerino che scandiscono il prospetto. Quello centrale più ampio è sormontato da un ovale, sempre in tufo grigio, che ospita il busto del santo titolare della chiesa.

I due più piccoli laterali, ma molto più lavorati, sono sormontati da due vani che ospitano due vetrate raffiguranti angeli in adorazione, entrambe di recente fattura. I tre portali sono separati da lesene di ordine ionico. Sulla parte sinistra vi sono delle edicole che ospitano le “croci” della settimana santa.

Un’apertura mistilinea domina la zona centrale della parte superiore; essa ospita una vetrata raffigurante la chiamata di Levi (San Matteo), esattore delle tasse. L’interno si presenta a tre navate. L’ingresso è sormontato da una cantoria decorata a stucchi. Otto archi a tutto sesto, quattro a destra e quattro a sinistra, dividono la navata centrale da quelle laterali. Dalle navate laterali si accede alle due congreghe che fanno parte dello stesso corpo di fabbrica: a sinistra la confraternita dei morti e a destra la confraternita di Santa Lucia.

La zona del presbiterio è sovrastata da un timpano triangolare. Un apparato di stucchi, raffigurante due angeli musici con al centro l’occhio di Dio creatore, incorona tutto lo spazio presbiterale.

Angelo Santitoro

La chiesa di San Matteo Apostolo a Nocera Inferiore fa parte dell’antico tessuto urbano fin dal X secolo, secondo quanto riportato dall’Orlando nel terzo volume della sua “Storia di Nocera de’ Pagani”. 

La veste interna della chiesa risente di vari rifacimenti e restauri, anche pesanti, succedutisi nei secoli, che hanno coperto fin quasi a far scomparire le tracce medievali e rinascimentali pur presenti nei portali e in qualche altro elemento non solo architettonico.

La sua lunga storia e la presenza al suo interno di due Confraternite ha favorito la committenza di opere pittoriche e scultoree di notevole importanza. Tra queste va menzionata sicuramente la tela del pittore Angelo Solimena sull’altare maggiore. L’opera del 1706, che vede un probabile apporto del figlio Francesco, raffigura la Madonna col Bambino tra san Matteo e san Pietro.

Molto interessante nella cappella del Sacramento il tondo della Madonna del Rosario del XVI secolo, attribuito alla scuola di Marco Pino da Siena, pittore attivo a Napoli nello stesso periodo che vide al lavoro nella città partenopea una folta schiera di artisti fiamminghi. La tavola è attorniata da quindici quadretti raffiguranti i Misteri.

Nella parrocchia era presente fino agli inizi degli anni ’80 un’altra opera di Solimena, la Deposizione, la tela firmata e datata da Angelo nel 1664 fu trafugata negli anni difficili del dopo terremoto quando, purtroppo, l’attenzione  e la custodia dei Beni culturali ecclesiastici non era una vera priorità. 

Fra le opere contemporanea segnaliamo, nella volta a botte della navata centrale, gli affreschi di Maiorino e una Via Crucis di Giambattista Visconti.

Salvatore Alfano

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