“Curare e prendersi cura, oggi”: martedì convegno in Curia

Martedì 22 febbraio, alle ore 10.00, il convegno “Curare e prendersi cura, oggi” promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute

“Curare e prendersi cura, oggi” è il convegno sul tema della malattia promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute. L’appuntamento è per martedì 22 febbraio, alle ore 10.00, nell’aula magna della Curia vescovile. Un momento di riflessione e confronto in occasione della Giornata diocesana del malato 2022.

Al convegno interverranno fra Massimo Pepe, responsabile del settore diocesano, fra Pietro Anastasio, segretario per l’evangelizzazione della Provincia religiosa Salernitana-Lucana, ed il vescovo mons. Giuseppe Giudice. Durante la mattinata ci sarà anche spazio per un confronto/dibattito con i relatori sul tema della salute e del prendersi cura dei malati. All’incontro sono state invitate le realtà ecclesiali e le associazioni attive nel settore.

In occasione della Giornata diocesana, che ricorre nel dies natalis del servo di Dio Alfonso Russo, il Vescovo celebrerà la Santa Messa alle ore 9.30 nella cappella della Curia vescovile.

Il Messaggio del Papa

«Vorrei ricordare che la vicinanza agli infermi e la loro cura pastorale non è compito solo di alcuni ministri specificamente dedicati; visitare gli infermi è un invito rivolto da Cristo a tutti i suoi discepoli. Quanti malati e quante persone anziane vivono a casa e aspettano una visita! Il ministero della consolazione è compito di ogni battezzato, memore della parola di Gesù», ha scritto papa Francesco nel Messaggio per la XXX Giornata mondiale del Malato.

Pellegrini a Lourdes

Il Messaggio del Vescovo

Per la XXX Giornata mondiale del Malato il Vescovo ha inviato un Messaggio alla Diocesi richiamando la cittadina mariana di Lourdes. «La scuola di Lourdes – ha sottolineato – può rieducare le nostre famiglie, le associazioni, i gruppi, le parrocchie a rimettere al centro il malato, icona del Cristo sofferente».

Lourdes è una scuola che educa: «Anche sull’esempio del Servo di Dio Alfonso Russo, proprio in quel luogo singolare abbiamo imparato che i malati non sono ai margini, ma posti al centro di tutto, ed anche dell’architettura della città. A Lourdes il centro è la grotta di Massabielle, e intorno alla grotta i malati, nel corpo e nello spirito, sono i protagonisti, di casa, e non costretti quasi a nascondersi come avviene nelle nostre città».

Il Vescovo con alcuni pellegrini in carrozzina durante un pellegrinaggio a San Gerardo Maiella

I malati al centro di tutto

I malati meritano la massima attenzione: «Attesi, accompagnati, curati, amati e, di fatto, cittadini della città della Speranza; mentre tutti gli altri, a cominciare dagli accompagnatori e organizzatori di pellegrinaggi, sono semplicemente contorni, comparse nel grande dramma della vita. Lourdes ci educa a rimettere il malato al centro, emuli della parola del Maestro che ci ricorda che è venuto per i malati e non per i sani (cfr Mt 9,12)».

Una scuola, Lourdes, che «può rieducare le nostre famiglie, le associazioni, i gruppi, le parrocchie a rimettere al centro il malato, icona del Cristo sofferente». E al ritorno da Lourdes si vive per «rimettere al centro, nelle nostre comunità, il servizio ai malati, ai fragili, sapendo che ogni gesto è fatto al Signore, e scoprendo che una comunità è veramente malata quando non accoglie i fragili».

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts