Vita consacrata. Religiose: grazie per missione e coraggio

Il vescovo Giuseppe presiederà la Santa Messa alle ore 19.00 nel convento di Santa Maria di Foce a Sarno con le religiose e i religiosi della Diocesi
Suora in preghiera durante l’Adorazione Eucaristica – foto SIR/Marco Calvarese

«Preghiamo per le religiose e le consacrate, ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del nostro tempo». È l’intenzione di preghiera di papa Francesco per questo mese di febbraio, diffusa ieri dalla Rete mondiale di preghiera per il Papa alla vigilia della Giornata mondiale della vita consacrata.

Oggi, infatti, si celebra la XXVI Giornata mondiale della vita consacrata. In Diocesi l’appuntamento è per le ore 19.00 presso il convento di Santa Maria di Foce a Sarno. Il vescovo Giuseppe Giudice presiederà la Santa Messa con la benedizione delle candele.

Concelebrerà padre Francesco Maria Rea, che segue le religiose presenti in Diocesi in quanto nominato nella commissione diocesana per la Vita consacrata.

Un servizio che si inserisce nel Cammino sinodale

Punta sulla «partecipazione» il Messaggio diffuso dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica per l’occasione.

Nel testo, firmato dal cardinale João Braz de Aviz e da monsignor José Rodriguez Carballo, rispettivamente prefetto e segretario del dicastero vaticano, si fa riferimento al titolo del cammino appena intrapreso dalla comunità ecclesiale: «Per una Chiesa sinodale; comunione, partecipazione e missione».

Suore in preghiera – foto SIR/Marco Calvarese

Dopo l’invito, l’anno scorso, a praticare la spiritualità di comunione, nel 2022 il focus è sulla tematica partecipativa. Tre le declinazioni approfondite: l’appartenenza, la responsabilità e, collegata a quest’ultima, la corresponsabilità.

La concomitanza con la Candelora

Una Giornata per sottolineare il valore della testimonianza, per interrogarsi sul senso della propria chiamata, più semplicemente per dire “grazie”.

Ogni anno il 2 febbraio la Chiesa celebra i consacrati e le consacrate e quel “sì” alla chiamata di Dio che li ha portati in ogni angolo del pianeta, guidati dalla docilità alla fantasia dello Spirito.

La data coincide con la festa della Presentazione del Signore al tempio, icona, scrisse Giovanni Paolo II che la decise, «della totale donazione della vita» da parte di chi è chiamato a riprodurre «mediante i consigli evangelici, i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero e obbediente».

Vivere la bellezza della vocazione cristiana

«Con questa Giornata – spiega monsignor Paolo Martinelli, frate minore cappuccino, vescovo ausiliare di Milano e presidente della Commissione episcopale Cei per la vita consacrata – si vuole «rendere grazie a Dio per il dono di questa vocazione particolare all’interno della Chiesa e quindi sottolineare l’importanza e la valenza ecclesiale delle persone consacrate. Al tempo stesso è un modo per richiamare tutto il popolo di Dio a vivere la bellezza della vocazione cristiana».

Alle 17.30 il papa Francesco celebrerà la Santa Messa in San Pietro con i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica.

Papa Francesco tiene l’udienza generale in Aula Paolo VI e saluta alcune suore – Foto Vatican Media/SIR

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