Covid in età pediatrica. Il decalogo dello specialista

Il pediatra Salvatore Guercio Nuzio propone un decalogo per aiutare i genitori a fare chiarezza sul contagio da Covid-19.

Covid in età pediatrica. Il decalogo dello specialista. Il pediatra Salvatore Guercio Nuzio propone un decalogo per aiutare i genitori a fare chiarezza sul contagio da Covid-19 in età pediatrica.

  1. Il COVID 19 in età pediatrica è una patologia che frequentemente interessa le alte vie aeree e comporta una sintomatologia simil influenzale, clinicamente non distinguibile dalle comuni virosi stagionali.
  2. In età pediatrica è presente anche un corteo sintomatologico atipico da SARS-COV-2 per cui nessun segno e sintomo clinico può essere trascurato in questo periodo di pandemia. Un contatto precoce con il proprio pediatra di fiducia può essere determinante per una diagnosi tempestiva.
  3. Il tampone molecolare standard per la ricerca del SARS-COV-2 è la metodica più attendibile per una diagnosi di certezza del COVID-19 pediatrico.
  4. Il tampone antigenico e i test sierologici quali/quantitativi hanno dimostrato poca affidabilità nella diagnosi di certezza di infezione acuta da SARS-COV-2, anche in età pediatrica.
  5. Un genitore anche in presenza di banali sintomi influenzali deve praticare immediatamente l’isolamento domiciliare fiduciario insieme all’intero nucleo familiare, comprensivo di bambini, avendo cura di sospendere temporaneamente la frequenza scolastica dei propri figli e di avviare l’iter diagnostico contattando il proprio medico di famiglia.
  6. Un bambino con infezione da SARS-COV-2 presenta con ogni probabilità un genitore o un familiare stretto con dubbia o accertata patologia da COVID-19 per cui in presenza di sintomatologia sospetta di un bambino va avviata la diagnostica molecolare per tutti i componenti familiari.
  7. Il contagio di un bambino avviene  di sovente in un ambiente chiuso e poco arieggiato per cui un bambino che frequenta la scuola o che sta all’aperto e che rispetta tutte le norme igienico-sanitarie vigenti ha poca probabilità di infettarsi, avendo tra l’altro un sistema immunitario più vivace e propenso alla neutralizzazione del SARS-COV-2.
  8.  Un bambino con diagnosi certa di infezione da SARS-COV-2 può essere tranquillamente gestito a domicilio con il contributo determinante del proprio pediatra di famiglia che monitorizza telefonicamente tutti gli eventuali segni e sintomi clinici presenti, imposta una terapia di base e individua precocemente i fattori di rischio che potrebbero portare a un peggioramento del quadro clinico e dunque a una ospedalizzazione.
  9. Non è assolutamente raccomandabile il ricorso al pronto soccorso in caso di lieve sintomatologia influenzale o febbre e in assenza di severi segni e sintomi respiratori/gastrointestinali. Il sospetto di infezione da SARS-COV-2 deve essere gestito al proprio domicilio per evitare ai pazienti pediatrici lo stazionamento prolungato e molto spesso inutile nelle aree COVID dei nostri presidi ospedalieri.
  10. La letteratura internazionale ha dimostrato che nei casi sospetti e/o accertati di infezione da SARS-COV-2 in età pediatrica può essere utile l’apporto di integratori quali Vitamina C, Vitamina D e Lattoferrina.

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