Scuola: tre buoni motivi per ripartire

La prima campanella è suonata: i consigli del pediatra per affrontare al meglio la ripresa scolastica in tempo di pandemia.

di Salvatore Guercio Nuzio*

Da settembre, senza ombra di dubbio, scuole aperte cercando di ridimensionare e/o distanziare le classi il più possibile. In piena epidemia di Covid-19, la chiusura delle scuole è stata importante. In questi mesi però abbiamo constatato che i bambini hanno un’infettività più bassa rispetto agli adulti e sappiamo bene, inoltre, che rimanere a casa compromette la salute degli alunni stessi. Questa convinzione, maturata nel tempo, si basa su tre concetti scientificamente molto validi.

Primo motivo

Innanzitutto, l’assenza da scuola e la lontananza dal contesto scolastico perdurante ha provocato un incremento molto significativo di disturbi d’ansia, irritabilità notturna, aggressività e insonnia in età pediatrica. I bambini hanno bisogno della scuola e di relazionarsi con altri bambini. La scuola non è solo un luogo dove si imparano nozioni, è molto di più.

Secondo motivo

Sappiamo poi che tra i più piccoli risultano molto meno infetti rispetto agli adulti, circa il 2% del totale delle persone contagiate, e che spesso i bambini sono asintomatici o presentano al massimo dei lievi sintomi per cui quasi sempre la malattia è gestibile a domicilio senza particolari problemi.

Terzo motivo

Infine, diversi studi effettuati in tutto il mondo hanno dimostrato come i bambini trasmettono il Covid-19 decisamente con meno frequenza rispetto agli adulti. In una famiglia solo nel 10% dei casi la prima diffusione parte da un bambino e arriva al genitore. Quasi sempre è il genitore a infettare il figlio. Nei bambini, dunque, è stata riscontrata meno possibilità di trasmettere il virus e meno carica virale.

Se durante l’anno si presenteranno casi di contagio l’importante sarà agire subito. I contatti più stretti vanno isolati per 14 giorni a domicilio e – a discrezione dell’ASL di appartenenza – sottoposti a tampone. Ma non per questo bisognerà bloccare un’intera scuola.

*pediatra endocrinologo ASL Salerno

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